Le favole sono dei racconti che vogliono insegnare attraverso una morale un qualcosa. All'inizio le favole erano tramandate solo oralmente, c'era quindi un narratore che le raccontava a un gruppo di ragazzi che poi a loro volta le narravano a qualcun altro e così via.
I protagonisti sono perlopiù animali e oggetti inanimati, come per esempio una tazza, una forchetta, che assumono comportamenti umani ovvero hanno gli stessi difetti e le stesse virtù degli uomini. La favola è un racconto breve che si suddivide in tre parti principali:
Eccone un esempio...
Il topo e la rana
Un topo campagnolo per sua disgrazia strinse amicizia con una rana. Questa, che nutriva cattive intenzioni nei suoi riguardi, legò la zampa del topo alla propria, e così se ne andarono insieme, dapprima a mangiar grano per i campi, poi allo stagno, e qui la rana trascinò il topo nell'acqua, dove essa sguazzava lanciando i suoi brekekekek.
Il povero topo, gonfio d'acqua, annegò, ma continuò a galleggiare attaccato alla zampa della rana. Un nibbio lo scorse, lo afferrò tra gli artigli, e la rana, legata al topo, servì anch'essa da cena al rapace.
Anche i morti possono vendicarsi, perchè la giustizia divina che tutto vede e pesa sulla sua bilancia, dà a ognuno il dovuto.
Uno tra i favolisti moderni più conosciuto è Gianni Rodari, ecco due sue favole:
Alla formica
Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l'avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.
(da Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra)
Rivoluzione
Ho visto una formica
in un giorno freddo e triste
donare alla cicala
metà delle sue provviste.
Tutto cambia: le nuvole,
le favole, le persone...
La formica si fa generosa...
E' una rivoluzione.
(da Gianni Rodari, Il libro degli errori)
I protagonisti sono perlopiù animali e oggetti inanimati, come per esempio una tazza, una forchetta, che assumono comportamenti umani ovvero hanno gli stessi difetti e le stesse virtù degli uomini. La favola è un racconto breve che si suddivide in tre parti principali:
- SITUAZIONE INIZIALE: si presentano i protagonisti
- SCENA DIALOGATA: svolgimento dell'azione
- CONCLUSIONE: vittoria di uno dei contendenti
FAVOLE POPOLARI
Sono le favole più antiche che all'inizio erano tramandate solo oralmente di padre in figlio e poi scritte dai Sumeri. Il favolista più importante è Esopo che è vissuto nel VI secolo a.C.Eccone un esempio...
Il topo e la rana
Un topo campagnolo per sua disgrazia strinse amicizia con una rana. Questa, che nutriva cattive intenzioni nei suoi riguardi, legò la zampa del topo alla propria, e così se ne andarono insieme, dapprima a mangiar grano per i campi, poi allo stagno, e qui la rana trascinò il topo nell'acqua, dove essa sguazzava lanciando i suoi brekekekek.
Il povero topo, gonfio d'acqua, annegò, ma continuò a galleggiare attaccato alla zampa della rana. Un nibbio lo scorse, lo afferrò tra gli artigli, e la rana, legata al topo, servì anch'essa da cena al rapace.
Anche i morti possono vendicarsi, perchè la giustizia divina che tutto vede e pesa sulla sua bilancia, dà a ognuno il dovuto.
(da Esopo, Le più belle fiabe di Esopo, op. cit.)
LE FAVOLE MODERNE
Le favole moderne hanno un carattere ironico e scanzonato e trasmettono messaggi ottimistici: gli uomini possono cambiare modificando in meglio anche la società.Uno tra i favolisti moderni più conosciuto è Gianni Rodari, ecco due sue favole:
Alla formica
Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l'avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.
(da Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra)
Rivoluzione
Ho visto una formica
in un giorno freddo e triste
donare alla cicala
metà delle sue provviste.
Tutto cambia: le nuvole,
le favole, le persone...
La formica si fa generosa...
E' una rivoluzione.
(da Gianni Rodari, Il libro degli errori)
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