La parola leggenda deriva dal latino "legenda" che significa cose che devono essere lette.
All'inizio erano storie di carattere religioso, poi hanno assunto la funzione di spiegare alcuni eventi atmosferici, scientifici a cui l'uomo non sapeva dare una definizione, una causa, come per esempio la pioggia, i terremoti, la creazione della Terra,...
La differenza sostanziale tra leggenda e mito è che la leggenda prende in considerazione un luogo specifico, il mito un luogo più ampio.
Le leggende popolari sono storie molto antiche che appartengono alla tramandazione orale. Anche le leggende come le favole vogliono insegnare qualcosa.
Gli autori più importanti di leggende sono: Anna Costantino Evangelista, Hermann Hesse, David Passes e Terry Deary.
Ecco un esempio di leggenda:

Così il Signore creò il pesce d'aprile
Giorno dedicato agli scherzi, il primo di aprile continua a mietere vittime tra i creduloni... Si è voluta giustificare questa usanza sulla scia di una leggenda popolare secondo la quale la creazione terminò il primo di aprile. In quel giorno il Signore, sistemate tutte le cose, se ne tornò in cielo. I primi uomini erano come storditi; non sapevano da dove cominciare: si misero a cercare cibo e un riparo per la notte in una confusione aggravata dai più incapaci che intralciavano il lavoro degli altri. Per liberarsene e poter lavorare più tranquillamente i più scaltri li inviarono lontano a prendere cose inesistenti. Da quella volta sarebbe nata l'usanza di mandare i creduloni in giro per le vie facendo loro cercare cose o personaggi che non potranno mai trovare.

                     (da Alfredo Cattabiani, Lunario, Milano, Oscar Mondadori, 2002) 
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