Le nostre sono ben congegnate per assolvere alla loro funzione.
Sono forti ma relativamente leggere, dure ma sufficientemente flessibili per non rompersi facilmente. Se un osso si rompe, si aggiusta da sé.
Ogni osso ha forma e dimensioni adatte al lavoro che deve compiere e alla sua localizzazione nel corpo, ma tutte le ossa hanno la stessa struttura. L'osso è ricoperto da una spessa membrana, il periostio, che contiene le cellule che generano l'osso e i vasi sanguigni che portano sangue allo strato esterno. Questi strato è compatto ed è costituito da numerose strutture concentriche, composte di sostanze minerali che circondano sottilissimi canali, i canali di Havers. Tra queste strutture si trovano le cellule. Attraverso i canali di Havers i vasi sanguigni portano sangue e ossigeno alle cellule ossee. Se un osso si rompe, i nervi che passano nei canali trasmettono al cervello la sensazione di dolore. La parte interna dell'osso assomiglia a un nido d'api: è costituita da un reticolo di lamelle ossee inframmezzato da spazi vuoti. Si chiama "osso spugnoso" ma è resistente quanto l'osso compatto. Se tutto lo scheletro fosse costituito da osso compatto peserebbe enormemente. Molte ossa presentano al centro una cavità in cui è contenuto il midollo osseo. Circa 227 grammi di midollo rosso producono circa 5 miliardi di globuli rossi al giorno. Prima della nascita il midollo rosso riempe tutte le ossa, ma in un adulto si trova solo nelle ossa del cranio, nello sterno, nelle vertebre, nelle pelvi e nelle estremità delle ossa lunghe.
La parte centrale delle ossa lunghe contiene midollo giallo-roseo, che è costituito in prevalenza da sostanze grasse. In casi di emergenza può diventare midollo rosso e produrre altri globuli rossi. Calcio, fosforo e altri minerali depositati nelle ossa all'occorrenza vengono rimossi e portati ad altri tessuti dal circolo sanguigno.
Questo scambio è regolato dalle ghiandole paratiroidee.
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