Dal 1914 al 1918 la Francia, la Russia, la Gran Bretagna e dal 1915 l'Italia, combattono contro la Germania e l'Austria-Ungheria. La guerra si svolge non solo in Europa, ma anche in Asia e in Africa e su tutti i mari del globo. Questo conflitto provoca più di 8 milioni di morti e 20 milioni di feriti. Gli scampati vogliono sperare che finalmente regnerà la pace e che questa sia proprio l'ultimissima guerra, ma non sarà affatto così.
L'ATTENTATO DI SARAJEVO
Il 28 Giugno 1914, Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria, è assassinato a Sarajevo, nei Balcani, da un Serbo. L'impero austriaco dichiara guerra alla piccola Serbia. La Russia e la Francia, alleate della Serbia, entrano in conflitto. L'Italia, per il momento non partecipa alla guerra. Lo farà nel 1915 e si schiererà contro Austria e Germania.
POTENZE RIVALI
L'attentato di Sarajevo è il detonatore di una situazione esplosiva. La Germania, la Francia e la Gran Bretagna sono in competizione per appropriarsi delle ricchezze dell'Africa e dell'Asia dove hanno colonizzato vasti territori. Contemporaneamente iniziano la corsa agli armamenti e ognuno è convinto della sua superiorità. Il nazionalismo viene incoraggiato: la popolazione deve essere pronta a sacrificarsi per la patria. Questo sentimento è anche quello dei popoli balcani che vogliono liberarsi dagli Imperi austro-ungarico e ottomano (turco).
LE NUOVE ARMI
Questa guerra è terribile anche perchè, dopo la Rivoluzione Industriale, l'industria chimica è in grado di produrre gas asfissianti che vengono usati per la prima volta in Belgio dai Tedeschi nel 1915. Un anno dopo, in Francia, gli Inglesi usano i primi carri armati. Mentre a terra i soldati combattono con mitragliatrici e lanciafiamme, l'aviazione bombarda le postazioni nemiche. In mare, i sottomarini tedeschi silurano le navi dei rifornimenti: ciò spinge  gli Stati Uniti a entrare in guerra nel 1917, mentre la Russia esce di scena, sconvolta dalla Rivoluzione comunista.
ALL'INTERNO
Tutta la popolazione è mobilitata per vincere la guerra. Le donne curano i feriti, ma sostituiscono anche gli uomini, che si trovano al fronte, nei campi, nelle fabbriche e nei trasporti. Rimandate a casa dopo la guerra, reclamano maggiori diritti.
UNA PACE FRAGILE
L'entrata in guerra degli Stati Uniti permette agli alleati di ottenere la vittoria. La Germania firma l'armistizio, che segna la sua disfatta, l'11 novembre 1918. I trattati di pace sconvolgono di nuovo la carta dell'Europa e non tutte le nazioni sono contente.







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