All'inizio del XIX secolo, l'Europa viveva principalmente di agricoltura. I contadini abitavano nei loro villaggi senza molti contatti con il mondo esterno. Con l'invenzione della macchina a vapore, l'Europa entra in una nuova epoca: quella della rivoluzione industriale. E' il tempo delle grandi fabbriche e delle ferrovie, che svuotano le campagne a vantaggio delle città e trasformano i contadini in operai.
Grazie al vapore, la macchina sostituisce la forza dell'uomo e degli animali. Nelle miniere inglesi i cavalli trainavano già, su rotaie, carrelli pieni di carbone. Ma la ferrovia vera e propria nasce con l'invenzione, nel 1817, della locomotiva a vapore. La locomotiva Racket di Stephenson riesce a trainare pesanti vetture. La prima linea ferroviaria per viaggiatori è inaugurata nel 1830 in Inghilterra. Il treno riducendo le distanze favorisce il commercio e gli spostamenti delle persone. Nell'America settentrionale favorisce la conquista del West. La prima ferrovia italiana, lunga 8km, è stata la Napoli-Portici, inaugurata nel 1839.
Sul mare, le navi a vapore sostituiscono i grandi velieri da trasporto. Costruite in ferro e poi in acciaio, le nuove navi riducono da 30 a 10 giorni il tempo di traversata dell'Atlantico.
Il vapore aziona anche il motore del primo aereo, pilotato nel 1890 da Clement Ader.
Nei campi, il vapore fa funzionare le trebbiatrici, poi le mietitrici: la terra produce più nutrimento e libero molte braccia che possono andare a lavorare nelle industrie.
L'INDUSTRIA TESSILE
Alla fine del XVIII secolo viene inventata una macchina per filare, azionata dalla forza dell'acqua, poi un telaio meccanico per tessere. La produzione aumenta e i tessuti sono più resistenti. Ma queste macchine devono essere riunite vicino alla fonte di energia. Grandi fabbriche sostituiscono perciò i laboratori dispersi nelle campagne. Gli artigiani che filavano a casa propria, quando non erano occupati nei lavori dei campi, devono diventare operai. Il lavoro a domicilio continua a esistere per la tessitura. Ma, a casa o nelle fabbriche, è un lavoro molto faticoso. Occorre lavorare molte ore per guadagnare di che vivere e molti lavori sono svolti dai bambini.
Grazie al vapore, la macchina sostituisce la forza dell'uomo e degli animali. Nelle miniere inglesi i cavalli trainavano già, su rotaie, carrelli pieni di carbone. Ma la ferrovia vera e propria nasce con l'invenzione, nel 1817, della locomotiva a vapore. La locomotiva Racket di Stephenson riesce a trainare pesanti vetture. La prima linea ferroviaria per viaggiatori è inaugurata nel 1830 in Inghilterra. Il treno riducendo le distanze favorisce il commercio e gli spostamenti delle persone. Nell'America settentrionale favorisce la conquista del West. La prima ferrovia italiana, lunga 8km, è stata la Napoli-Portici, inaugurata nel 1839.
Sul mare, le navi a vapore sostituiscono i grandi velieri da trasporto. Costruite in ferro e poi in acciaio, le nuove navi riducono da 30 a 10 giorni il tempo di traversata dell'Atlantico.
Il vapore aziona anche il motore del primo aereo, pilotato nel 1890 da Clement Ader.
Nei campi, il vapore fa funzionare le trebbiatrici, poi le mietitrici: la terra produce più nutrimento e libero molte braccia che possono andare a lavorare nelle industrie.
L'INDUSTRIA TESSILE
Alla fine del XVIII secolo viene inventata una macchina per filare, azionata dalla forza dell'acqua, poi un telaio meccanico per tessere. La produzione aumenta e i tessuti sono più resistenti. Ma queste macchine devono essere riunite vicino alla fonte di energia. Grandi fabbriche sostituiscono perciò i laboratori dispersi nelle campagne. Gli artigiani che filavano a casa propria, quando non erano occupati nei lavori dei campi, devono diventare operai. Il lavoro a domicilio continua a esistere per la tessitura. Ma, a casa o nelle fabbriche, è un lavoro molto faticoso. Occorre lavorare molte ore per guadagnare di che vivere e molti lavori sono svolti dai bambini.
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